Come e dove vengono realizzati i pneumatici in Europa

Con oltre 91 stabilimenti di produzione di pneumatici, 15 centri di ricerca e sviluppo e 12 principali produttori di pneumatici attualmente operativi nel vecchio continente, l'Europa continua ad essere l'epicentro di tutti i principali progressi globali nella tecnologia degli pneumatici.

Le vendite di autovetture, veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti in tutte e tre le zone, vale a dire l'Europa occidentale, centrale e orientale, dovrebbero aumentare, creando così uno scenario ottimistico per il mercato dei pneumatici in tutta Europa nei prossimi cinque anni. Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna e Polonia sono i principali mercati che contribuiscono per oltre il 60% del totale delle vendite di pneumatici in Europa in termini di volume.

Secondo un rapporto completo pubblicato di recente sul mercato dei pneumatici da parte della TechSci Research, il mercato europeo degli pneumatici è previsto in crescita del 5% durante il periodo 2014-19.

Per questo motivo, ma non solo, ci sono così tante opzioni, che la domanda "quale pneumatico dovrei acquistare", può sembrare davvero scoraggiante. Dovresti acquistare un pneumatico straniero o nazional popolare, per tutte le stagioni o per una in particolare? Per semplificare la tua decisione, partiamo dalle basi.

La nascita della gomma

Nel 1888, Benz inventò la prima auto a benzina, la quale comprendeva pneumatici montati sulle ruote. Lo scozzese Robert Thomson, inventò il pneumatico nel 1845, ma non attirò molta attenzione fino a quando un altro scozzese, John Boyd Dunlop, ne fece uno per il triciclo di suo figlio nel 1888. Si trattava di un concetto rivoluzionario, che andava a sostituire le ruote in metallo con un pneumatico di gomma riempito ad aria e montato su una ruota in metallo. Nel 1905 venne realizzato il primo pneumatico dotato di battistrada, che contribuì ad aumentare la trazione. Nel 1913, Henry Ford inventò la catena di montaggio e quando la società americana Du Pont industrializzò la gomma sintetica nel 1931, divenne possibile la produzione in serie e iniziò l'era moderna della gomma.

Seguirono altri progressi nella tecnologia dei pneumatici, incluso il pneumatico radiale (1949), che sistemò verticalmente i cavi nel pneumatico per aumentare l'efficienza del carburante, attraverso un contatto uniforme del battistrada con l'asfalto. Lo pneumatico RunFlat (1980) può essere utilizzato nonostante forature o graffi e nel 2000, si è avuta la nascita dei pneumatici Eco Tuning ecologici, per accompagnare le auto ecologiche.

Tutti questi progressi, si traducono in un'ampia possibilità di scelta in termini di design, ma anche di materiali, tutti i pneumatici infatti, sono realizzati da una combinazione di gomma naturale e sintetica, così come il nero di carbonio. La gomma naturale proviene dall'albero della gomma, l'Hevea Brasiliensis, originario del Sud America e coltivato nelle piantagioni tropicali, in particolare nel Sud-Est asiatico e nell'Africa occidentale. Made in America o da qualsiasi altra parte, qualsiasi pneumatico contenente gomma naturale si baserà su alberi provenienti da piantagioni tropicali al di fuori dell'America. La gomma sintetica proviene dai polimeri del petrolio grezzo; anche il nero di carbonio comprende petrolio grezzo (o gas naturale) combinato con l'ossigeno nel processo di combustione.

La produzione di pneumatici, richiede il 70% della gomma mondiale e gli scienziati stanno valutando un'alternativa all'albero della gomma. Circa il 93% di questi alberi proviene dall'Asia, dove si desidera conservare le foreste pluviali. A tal fine, l'albero del guayule potrebbe essere la soluzione. Questa pianta del deserto può crescere negli Stati Uniti d'America, richiede poca acqua ed è resistente alle malattie. Gli sforzi per produrre abbastanza gomma dall'albero di guayule sono ancora in corso.

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Dove vengono fatti i pneumatici

I pneumatici vengono prodotti, secondo processi e macchinari relativamente standardizzati, in circa 455 fabbriche in tutto il mondo. Con oltre 1 miliardo di pneumatici fabbricati in tutto il globo ogni anno, l'industria dei pneumatici è il principale consumatore di gomma naturale. Le fabbriche di pneumatici iniziano con materie prime sfuse come gomma sintetica (60% -70% della gomma totale nel settore dei pneumatici), nerofumo e sostanze chimiche e producono numerosi componenti specializzati che vengono assemblati e stagionati.

Nell'ultimo decennio, c'è stata una forte spinta per aumentare ulteriormente la produzione di pneumatici nel vecchio continente. Questo è dovuto in parte al fatto che il costo dell'energia elettrica si è ridotto., così come si è abbassato il costo della forza lavoro. In Europa, tralasciando la situazione italiana, si è avuto un certo incremento di posti di lavoro nel settore manifatturiero dal 2009 in poi.

È vero che il mercato asiatico si sta facendo sempre più strada, poiché lì i costi di produzione sono ancora più bassi, tuttavia, è innegabile che chi cerca un pneumatico di qualità, desidera acquistare gomme prodotte in Europa, se non in America, dato che i controlli di qualità in questi continenti sono più scrupolosi.

Made in Europe

Va sottolineato, che molte aziende asiatiche, stiano spostando man mano la loro produzione in altri continenti, dove il costo del lavoro incomincia ad abbassarsi, per poter stare dietro alla crescente domanda di pneumatici nuovi. Sono diverse le aziende che negli ultimi anni hanno aperto battenti in Europa, soprattutto in quella dell'Est, dove i costi energetici sono bassi.

Secondo alcuni studi, l'Europa presenta standard di produzione e manodopera molto elevati, garantendo un ambiente di lavoro di qualità, dipendenti sicuri e un prodotto migliore. La produzione di pneumatici in Europa, significa anche che i cittadini del vecchio continente possono consultare personalmente il produttore se c'è un problema, il che riduce i tempi di spedizione. Riduce anche i costi di spedizione, cosicché pneumatici di qualità superiore rappresentano un'opzione più economica per i consumatori.

Nel mercato mondiale, gli equilibri stanno cambiando e probabilmente, nei prossimi anni, ce ne saranno di ulteriori. In fondo, secondo un sondaggio, 8 cittadini europei su 10, preferiscono acquistare pneumatici realizzati nel vecchio continente, piuttosto che in Asia. L'unica eccezione, è rappresentata dal Giappone, che con i nomi più prestigiosi del mercato, è tenuto in ottima considerazione dai conducenti europei.

Il valore del pneumatico

Più un pneumatico è economico e peggiori saranno le sue caratteristiche. Questo ormai lo sanno anche i muri. Acquista un pneumatico di scarsa qualità, poco costoso o addirittura usato, e potresti ritrovarsi di nuovo in un negozio di pneumatici prima del previsto. Acquista un pneumatico scadente, ma allo stesso tempo costoso, e otterrai lo stesso risultato. Se acquisti un pneumatico di qualità, invece, puoi aspettarti che duri a lungo e che ti offra le prestazioni migliori.

Il trucco, sta nel cercare il pneumatico che ti garantisca la durata maggiore, perché nel tempo, la longevità abbasserà la spesa fatta. Inoltre, un pneumatico ben costruito, può migliorare l'efficienza del carburante, facendoti risparmiare denaro alla pompa di benzina. Le dimensioni dei pneumatici e il design possono farti risparmiare dal 4 al 7% in termini di carburante. Se hai bisogno di comprare una gomma più grande, comprala una ben progettata. Un pneumatico con un design di qualità, che fornisce la giusta quantità di resistenza stradale, non più del necessario, offrirà le prestazioni migliori per la maggior parte del tempo.

Sulle gomme si possono spendere un sacco di soldi. Ma non spendere a caso, sacrificandone il valore. Potrebbe essere necessario spendere qualche euro in più per i prodotti nostrani, ma i produttori europei lavorano duramente per offrire pneumatici efficaci a prezzi accessibili, che offrono il miglior rapporto qualità/prezzo.

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